Facebook: non vedente trattato come un cane

Facebook è un ottimo mezzo di scambio e conoscenza tra persone, ed inevitabilmente diventa un punto di sfogo per molti, con e senza disabilità, che cercano compagnia, vuoi per amicizia, o per altro.
Ogni giorno nascono come funghi i gruppi e pagine dedicati ai single, è una cosa che personalmente non condivido, ma ognuno è libero di usare la rete come meglio crede, è sufficiente non frequentare le pagine che non piacciono.
Il punto è, però, un altro ovvero quando si usa la solitudine altrui come merce di scambio. Facebook messenger, la piattaforma per inviare chat private agli utenti.
Era da diverso tempo che non aprivo più la pagina “richieste”, ovvero quella in cui vengono archiviati i messaggi provenienti da persone non presenti nella propria lista contatti; di solito, questa zona di messenger, come dice una mia conoscente, “è come se fosse il deep web”, il lato oscuro di internet, dove solitamente i migliori messaggi che arrivano, sono pubblicità indesiderate.
Ecco, tra i vari messaggi di insulti o richieste al limite della demenzialità, nei messaggi da sconosciuti mi è capitato di leggere una signora che diceva:

Ciao, vorrei che tu chiedessi l’amicizia a -nome_persona-
Lavora come _mansione_ _città_
E’ bravissimo, è buonissimo, è fantastico e discreto, cerca solo amicizia e coccole…
…Fidati di me.
Se non ti fidi di una sconosciuta ti capisco ma chiedere l’amicizia a una persona non ti costa nulla. Ti ripeto, è bravissimo buonissimo e cerca compagnia.

… Ma io mi chiedo, come si fa? Da alcuni dettagli che ovviamente ho omesso, si capisce che questo fantomatico “amico in cerca”, abbia una disabilità, come ce l’ho io. Ma, da quel tipo di messaggi, pareva quasi che ‘sta persona volesse dirmi pure: non sporca, sa stare al guinzaglio, è obbediente… 
Questo pare proprio l’atteggiamento di una persona che si vuole sbarazzare di un cane, e lo vuol dare al primo “cuore generoso”, giusto per non aver il coraggio di mollarlo in canile. Io non so e non voglio sapere, magari è la persona stessa, ad aver chiesto a questa signora di aiutarlo a conoscer giente. Ma, da parte di una persona cosiddetta “normodotata”, non è assolutamente piacevole andare a elemosinare su facebook richieste di amicizia per conto terzi. Facebook è, di suo, abbastanza squallido, ci manca chi tratta i disabili come fossero cani o anche peggio, e siamo a posto.
Per fortuna esiste la possibilità di bloccare le richieste, altrimenti… Però a volte è anche divertente capire cosa gli sconosciuti, tramite i messaggi privati, arrivano a sfogare quando non hanno coraggio di scrivere in pubblico.