Con Bocelli saldi mai visti: polemiche inutili, ironia sconosciuta

Dal Corriere della sera, arriva una notizia a dir poco discutibile: “Con Bocelli saldi mai visti: slogan choc, bufera sul banner di un negozio di abiti”.
Io sono non vedente, anzi, cieca. E sinceramente, tutto questo scandalo, non ce lo vedo (appunto). Sono state fatte tante polemiche sui social, chi dice “vergognoso”, “di pessimo gusto”, addirittura il sindaco di Bassano del Grappa, sig. Riccardo Poletto, sostiene di voler segnalare il banner “alla polizia”, perché di pessimo gusto. Ma cosa è, il babau? E pensare a semafori acustici, percorsi tattili, barriere architettoniche in genere? E’ questo il compito di un sindaco, non certo andare a segnalare i banner alla polizia che, sono pronta a scommettere, si farà una gran risata.
La pagina è TCB Bassano e il post “incriminato” è uno dei primi, quello con la foto con scritto saldi; ho preso posizione scrivendo una mail privata al negozio, ho commentato nella loro pagina, e prendo posizione anche sul mio blog personale.
Perché certi vedenti si devono infervorare così?
Essere ciechi, non significa non essere in grado di intendere e volere, non significa che non possano essere fatte battute sulla vista, ANZI; non abbiamo bisogno che folle di persone, che forse non hanno mai visto un cieco in vita loro, si ergano a giustizieri da tastiera tentando di difenderci dalle offese presunte del banner cattivo cattivo.
Se la mancanza della vista vi terrorizza, è umanamente comprensibile ma, per favore, non prendete posizione difensiva nei nostri confronti dove non serve.
E’ successo quando Barbara d’Urso ha detto in trasmissione, “saluto i ciechi che stanno guardando”, inteso ovviamente come “seguendo la trasmissione”; è successo nel 2013, con lo speciale su Lucio Dalla, quando Morandi disse a Bocelli, “guarda ti faccio vedere”, per indicargli qualcosa degno di nota. La vogliamo smettere di fare casino dove non serve?
Anche perché, le stesse persone che fanno rumore nei social per queste stupidate, poi, dove c’è bisogno davvero di aiuto, non si vedono mai. …O forse, sono io che son cieca e non le vedo?
AGGIORNAMENTO: il titolare del negozio, sig. Alessandro Villari, ha ricevuto la mia lettera in cui lo ringraziavo per aver ironizzato su una condizione come la cecità, che di solito fa paura; quando si scoperchiano dei sepolcri, come si suol dire, qualcosa si muove sempre. I perbenisti l’hanno divertito, beh, divertono anche me. Se ne possano andare anche al diavolo, sulle note di questa canzone di gemboy.