Canzoni er finestra: la vera storia

Era la fine degli anni 90, avevo internet da pochissimo e su Radio Deejay, il programma “deejay time” di Albertino inseriva tra le canzoni e i vari effetti una voce sintetica, ribattezzata Er Finestra. Le ricerche mi portarono a conoscere la sua vera identità: Tecnovoice della azienda CSELT, (successivamente diventata Loquendo).

Nel frattempo iniziavo a incuriosirmi sulla manipolazione audio e tra le tante curiosità ho anche potuto trovare la documentazione per far cantare la sintesi vocale DecTalk, una voce in lingua inglese. Ma in italiano non c’era niente!
Fu allora che uno dei gestori di un sito sulle avventure testuali, giochi popolarissimi negli anni 80-90, mi fece proprio avere quel programma, Er Finestra, era quello di Radio Deejay! Nel frattempo avevo realizzato alcuni episodi di Screentiful, una fiction audio che avevo iniziato a costruire assieme a un amico, come obiettivo per fare esperienza con la manipolazione del suono.
Ma purtroppo le sintesi vocali italiane non avevano, e non hanno tutt’ora, la prosodia che aveva l’americana DecTalk!
E così accade un altro evento: un vecchio conoscente, Francesco Levantini che lavora in IBM, mi ha invitata a non scoraggiarmi e provare sul programma Er Finestra a parametrizzare la voce… E il risultato è stato eclatante: non solo Er Finestra canta, ma è anche più semplice della DecTalk, anche se un po’ meno versatile: una lavora con i fonemi, una con le sillabe.

La fine di un’era, l’inizio di un’altra

Nel 2004 mi sono stancata di Screentiful e ho deciso: avrei utilizzato la mia esperienza con l’audio per fare altro. E così ho chiuso il sito Screentiful.it, per aprire audiomontaggi.net.
La cosa divertente, curiosa, è stata tra l’altro che recentemente ho fatto una scoperta: il dominio Screentiful, è stato acquistato da una realtà che promuove un prodotto utile a chi ha problemi di udito. Screentiful era un progetto audio, e questi vendono roba sull’udito … decisamente curioso. E inquietante, se vogliamo.
Non ha importanza: su audiomontaggi ho iniziato a pubblicare delle spiegazioni su come far cantare le sintesi vocali, e non solo: er finestra, e la DecTalk, avevo fornito spiegazioni sull’utilizzo dei simboli e fonemi, inserendo nel sito anche tanti esempi di canzoni italiane e straniere oltre a tante sezioni su jingle e montaggi audio in genere.
Questa storia di Er Finestra ha iniziato a diffondersi e notavo come nei motori di ricerca la parola era gettonatissima, tanto che ricevevo un sacco di complimenti: guarda te quanto poco ci vuole per divertirsi e far divertire gli altri! Era bello, mi piaceva, lo facevo, condividevo. I social network non erano ancora così popolari, ma esistevano tanti circuiti di scambio materiale (file sharing) più o meno legale.

La magia di un lavoro che cresce

C’è poco da fare: quando produci qualcosa con le tue mani, c’è soddisfazione, e tanta.
Non riesco a trovare una parola diversa da “magia”, per descrivere la sensazione che mi dava sentire il testo svilupparsi sotto le mie dita sulla tastiera del pc, tutte le prove ed errori, le ore impiegate per far sincronizzare una singola nota con la base musicale. Mai utilizzati programmi automatici come vocaloid, vocalwriter, e simili; tutto il lavoro arrivava da basi midi trovate in rete (io non sono musicista e non so suonare per creare basi di alto livello) e il canto era elaborato con del codice, come si trattasse di un vero programma: a volte accadeva che, voce e base, sforavano perché si era sbagliato di un millisecondo in più o in meno, od un herz in più o in meno! Allora nel momento del mix, tramite il programma GoldWave, era un lavoro certosino e tante volte toccava riscrivere parti del testo e riconvertirlo in audio! Per fare una singola strofa di una canzone, ci vuole un’ora intera. Forse anche di più. Tanta fatica, tanta soddisfazione, perché non condividerla con altri?

L’ingenuità non paga

In quell’epoca, più di 15 anni fa, ero nel pieno della filosofia buona di internet: la libertà della rete sta nella condivisione! Bene, allora condividiamo! I sorgenti e gli MP3 delle mie canzoncine stavano pubblici sul sito audiomontaggi, ero ingenuamente convinta che anche una volta prelevati, la gente potesse risalire alla fonte: per il poco che sapevo, erano sufficienti i tag ID3, ovvero i metadati con le informazioni autore, all’interno del file musicale.
Ma sui sorgenti? Sui file di testo? Come potevo metter dei tag? Non lo
sapevo e non lo facevo. Pubblico e lascio là, tanto chi vuoi che li prenda.
E invece no! Negli anni quei sorgenti sono finiti sui circuiti di condivisione, come BitTorrent e simili, e pazienza… li ho messi apposta perché la gente si divertisse.
Però la cosa più oscena è accaduta con l’avvento di youtube! Sono anni che girano canzoni fatte da er finestra, anche coi sorgenti, tirati fuori da quei file (una volta miei) e l’autore dei video youtube li scopiazza facendo anche errori grossolani e li spaccia per farina del proprio sacco!
E io non posso più dare alcuna prova del fatto che siano miei, perché per quanto abbia i sorgenti originali e i brani, ci vorrebbero indagini accurate per sapere da quale pc vengano. Credo neanche la polizia. E anche se posso far loro sentire delle canzoni originali create da me, possono sempre dire che io sto spacciando per mio qualcosa fatto da uno più bravo…

Concludendo

Questa esperienza mi ha molto scoraggiato, non posso nasconderlo; dopo aver scoperto il mio materiale spacciato per roba altrui, ho chiuso audiomontaggi anche perché convinta che er finestra non funzionasse più.
La passione per l’audio editing non è sparita però, le sintesi vocali occasionalmente le faccio cantare ancora, ma è stata una grandissima lezione divita.
Internet e la sua libertà, è l’ambiente che tutti vorrebbero, ma internet è fatta di uomini. E l’uomo non è affatto l’essere raffigurato nell’utopia del mondo pieno di libertà e condivisioni. Se hai qualcosa di tuo, ottenuto con fatica, lo devi difendere, anche con le unghie e i denti, se serve.
Anche perché la cosa peggiore è che la gente non si fa scrupoli a condividere qualsiasi stupidaggine senza verificarla, come quella di facebook che fa improbabili donazioni per operare un improbabile bambino malato oppure i condivisori compulsivi si indignano per il cane con una fetta di prosciutto sul muso scambiandolo per ustionato.
Però, chissà perché, di fronte a te che metti le mani avanti e reclami la proprietà di un tuo materiale… vogliono le prove, prima di subito.
E allora sai che c’è?
Ho ripreso la passione per le sintesi vocali più forte di prima. Sto imparando un nuovo strumento di audio editing, chiamato reaper, che mi può consentire di fare sfracelli, penso.
Ma se faccio altre canzoni, sappiatelo fin da subito: i sorgenti non li do a nessuno. Neanche sotto tortura. Per il resto, non metterò link ai video youtube di chi ha scopiazzato. Non meritano ulteriore pubblicità.